L’Eco di Brindisi: “La pittura scolpita di Tiziana Ricco”

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Dall’espressionismo all’astrattismo il percorso formativo dell’artista brindisina.

E’ da tempo che non mi accadeva di visitare una “personale” scevra dai canoni dell’arte visiva tradizionale.

L’occasione mi è stata offerta dalla mostra della brindisina Tiziana Ricco nei locali del Museo  Bastione San Giacomo.

Va detto subito che la padronanza tecnica e inventiva dell’artista riesce a dare al quadro la sensazione di una “pittura scolpita”. Nel senso che ingredienti particolari come la sabbia, lo stucco ed altro si mescolano all’olio, conferendo all’opera il dono del bassorilievo, che sospinge il visitatore al rapporto tattile con tanta consistenza materica.

Tiziana Ricco, il cui percorso formativo ha origine dall’espressionismo e giunge alle odierne esperienze astratte, dimostra di saper dominare con successo la tavolozza, imprimendo alla tela accostamenti cromatici persuasivi e intelligenti.

Mi chiedo quanti siano coloro che apprezzino e comprendano la pittura astratta. Non è compito dell’artista, comunque, motivare ed esplicitare la propria produzione intellettuale nei riguardi di chi non sa cogliere le emozioni trasmesse da un’opera, la sua bellezza, la sua fascinosa originalità.

“L’Arte”, ha scritto di recente Stefano Zecchi, “non va spiegata: l’arte spiega”. Se cosi’ non fosse non saremmo giunti alla sua modernità, alla sua avanguardia, grazie alle quali le ansie, le frustrazioni della società, gli stessi stati d’animo dell’artista diventano colore intenso, violenza espressiva, istintività liberatoria. – Articolo dell’Eco di Brindisi  –

L’Eco di Brindisi
Prof. Lionello Maci